Il sushi
Dove mangiare il sushi
Se in Giappone è ancora radicata fortemente la cultura del sushi come street food, con bancarelle presenti praticamente ovunque, in Occidente il consumo di questa pietanza si riconduce quasi esclusivamente a ristoranti e locali specializzati. Ristoranti giapponesi e sushi bar sono ormai presenti ovunque, e anche fra le piccole città si può trovare una discreta scelta di locali.
Secondo la tradizione, il sushi andrebbe servito in piatti di porcellana o di legno, decorati con disegni geometrici secondo lo stile minimalista giapponese. Nei locali dell’estremo oriente non è difficile, inoltre, trovare all’esterno del locale delle riproduzioni in cera praticamente perfette dei piatti serviti nel ristorante, che hanno il chiaro scopo di invogliare il cliente ad entrare e sono realizzate con maestria da artigiani locali.
Molto diffusi anche da noi sono i sushi bar, dove il cliente appena entrato può esaminare un bancone dove si trovano le “specialità del giorno” e decidere cosa mangiare in base alla freschezza e all’aspetto dei cibi presentati. Diversi locali offrono un menu “all inclusive”, frutto della selezione dello chef e dal costo proporzionale alla pregevolezza del cibo servito. Per i clienti più esigenti, è possibile anche ordinare alla carta, ma attenzione: il bon ton impone che le ordinazioni vengano fatte una alla volta. Infine, di recente introduzione sono i locali dotati di nastri trasportatori (kaiten-zushi) che girano tutto attorno ad un bancone. I clienti siedono intorno al bancone stesso e, man mano che passano loro davanti i diversi piatti, possono decidere quali consumare in base al loro gradimento. Soprattutto al di fuori del Giappone, i colori dei piatti sono codificati in base al costo della pietanza in essi contenuta: il conto finale si calcola in base alla somma dei colori dei vari piatti (vuoti) al termine del pasto.
Infine, un altro po’ di etichetta: tradizionalmente il nigirizushi (formato da un cubetto di riso pressato ricoperto da una fettina di pesce) viene mangiato con le mani, anche nelle occasioni “ufficiali”, poiché il riso è saldamente compattato e non si sfalda facilmente. Altri tipi di sushi invece vanno consumati obbligatoriamente con le classiche bacchette di bambù. Addirittura, i puristi affermano che il nigirizushi vada intinto nella salsa di soia “a testa in giù”, ovvero rivoltandolo con le bacchette e inzuppando solo il pesce, non il riso. Alle volte per noi occidentali l’utilizzo delle bacchette può risultare ostico ma, per fortuna, non occorre essere dei fenomeni: qualsiasi locale offre aiuto ai suoi clienti meno ‘allenati’ fornendo loro coltello e forchetta.
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